La storia
La frammentazione geografica dell'Istituto Comprensivo di Molare si rivela essere una risorsa di arricchimento e confronto tra realtà territoriali distanti fino a trenta chilometri, ma comunque unite da una rete digitale abbastanza evoluta e in via di implementazione anche grazie alle risorse del PNRR seguite al lungo periodo pandemico.
Negli ultimi anni si è generata una riduzione drastica della popolazione residente con conseguente diminuzione dei nati. In un contesto territoriale siffatto, la Scuola ha un ruolo fondamentale: luogo di aggregazione e socializzazione, luogo di apertura e di adesione alle reti interne ed esterne ad essa. Il tessuto sociale si attesta in una fascia medio-alta (dati Invalsi): la Scuola ha il dovere di offrire tutte le opportunità possibili per fornire agli alunni le competenze e gli strumenti necessari per migliorarsi culturalmente e socialmente, dando sbocchi e opportunità individualizzate, anche attraverso un confronto costante e proficuo con il territorio e con le famiglie.
La grande frammentazione dell’istituto, da sempre sua peculiarità, è superabile grazie alla connettività nettamente migliorata: la fibra ottica sta infatti raggiungendo tutti i plessi. La digitalizzazione di studenti e insegnanti è abbastanza avanzata e si è rivelata di grande aiuto anche durante il recente periodo emergenziale.
Per rinsaldare la correlazione tra servizio scolastico e bisogni del territorio nello scenario attuale e nel rispetto del principio di sussidiarietà e di corresponsabilità educativa, Enti locali, Istituzioni, Terzo settore e scuole si auspica che continuino a sottoscrivere specifici accordi e “Patti educativi di comunità”, attuando con ciò i principi fondamentali della Costituzione. Tali patti danno applicazione ai principi costituzionali di solidarietà (articolo 2), comunanza di interessi (articolo 43) e sussidiarietà orizzontale (articolo 118, comma 4), per rafforzare alleanze educative, civili e sociali di cui la scuola è il perno ma non l’unico attore.
Mediante gli stessi, le Scuole possono avvalersi del capitale sociale espresso da realtà differenziate presenti sul territorio (culturali, educative, artistiche, ricreative, sportive, parti sociali, produttive, terzo settore), arricchendosi in tal modo dal punto di vista formativo ed educativo. La Scuola del futuro riparte dunque dal territorio e dalla cooperazione con i soggetti impegnati nello sviluppo della comunità e guarda al contesto nazionale ed europeo, ponendosi al centro della vita comunitaria, per formare cittadini consapevoli, ridurre le disuguaglianze territoriali, aprirsi agli stimoli di sviluppo ecosostenibile e di ampio respiro.
Il territorio in cui è collocata la scuola è caratterizzato da un tessuto economico legato a piccole aziende in generale a conduzione familiare, aziende agricole e del terziario, agriturismi, bed and breakfast. Attualmente il rilancio economico è legato al turismo. L'attenzione degli Enti Locali alle esigenze scolastiche è efficace e si esplicita nell'organizzazione di alcuni servizi, tra i quali trasporto e mensa. Con il contributo economico delle comunità montane è possibile lo sdoppiamento delle pluriclassi dei comuni che ne fanno parte e/o il supporto per altre attività parascolastiche quali la sorveglianza mensa nella scuola secondaria di I grado. L'associazionismo è presente in molti plessi e supporta le azioni della scuola e degli Enti Locali.
Fonte: Scuola in Chiaro.